
Pasquale Panarelli
Il Pagellone del Gran Premio del Brasile
"Ma è un canto brasileiro", cantava Lucio Battisti. E davvero, a Interlagos, tutto sembra seguire un ritmo diverso: quello del samba, del cuore e del motore. Lì dove l'asfalto respira ancora il nome di Ayrton Senna, ogni curva è una nota e ogni sorpasso un colpo di percussione. Il circuito José Carlos Pace non è solo una pista: è un palcoscenico dove la passione brasiliana si mescola al rombo dei V6, e la pioggia minaccia di far parte dell'orchestra. Tra nuvole in agguato, salite assassine e tifosi che cantano più forte dei motori, abbiamo assistito ad un week-end tutto ritmo e coraggio. Perché a Interlagos, più che una gara, va in scena una samba in piena velocità.








