Come mi fai sognare

By
Luca Lozietti
Ferrari - Charles Leclerc

La passione non si può spiegare, si può solo vivere, e farlo intensamente, con ogni fibra del proprio essere. Oggi, come cinque anni or sono, Charles Leclerc ce lo ha dimostrato ancora una volta, trionfando di nuovo a Monza, di nuovo davanti a quell'oceano rosso che, fin dal primo istante in cui ha indossato il vessillo del Cavallino, non lo ha mai lasciato solo.


Oggi, come in quella memorabile domenica datata 8 Settembre 2019, la Formula 1 ha assistito a una prodezza titanica, un'impresa che sembra uscita dalle pagine di un'epopea. Charles ha percorso 38 giri su gomme hard, al limite estremo, senza mai un'incertezza, senza una sbavatura. Una sola sosta: una strategia che sembrava un azzardo impensabile per chiunque, tranne per lui, il numero 16, che ha sfidato il destino e l'ha piegato alla sua volontà.

"Come mi fai sognare".

Il titolo di un week-end che nessuno dimenticherà mai lo ha regalato Bryan Bozzi in radio. Parole, quelle dell'ingegnere di pista di Leclerc, che hanno risuonato come un'eco nel cuore di ogni tifoso della Scuderia. È questa la magia di Charles, ciò che lo rende unico: la capacità di trasformare ogni suo giro in un atto d'amore, di far vibrare le corde più intime dell'anima, di farci sentire vivi, di farci sognare.

È un dono raro, quello di saper lottare con tale ardore, di volere a tutti i costi regalare un sogno che da troppo tempo ci è stato negato.

Alla vigilia del Gran Premio italiano lo aveva promesso:

"Farò tutto il possibile per ripetere la meraviglia del 2019".

E Charles ha mantenuto la parola, ignorando le leggi della fisica, fregandosene di ogni prudenza, di ogni calcolo. Ha fatto una cosa sola: ha spinto, ha sfidato l'aria con la forza di un uragano, sostenuto dalle grida e dalle lacrime di centinaia di migliaia di tifosi che, dalle tribune, hanno tremato di emozione, urlato di gioia e pianto di commozione.

Quella di oggi non sarà archiviata come una delle tante vittorie della Ferrari, ma come l'ennesima dimostrazione che, con il lavoro, la dedizione, e quella folle ossessione che solo i grandi campioni possiedono, si possono raggiungere traguardi che sembrano appartenere al regno dei sogni, traguardi che sfidano l'impossibile.

Lasciamoci dunque cullare da questo momento, senza preoccuparci del futuro che ancora ci attende con le sue insidie.

La strada verso il trionfo è lunga, impervia, colma di ostacoli.

Ma oggi, l'unica cosa che conta è abbandonarsi a questo sogno che Charles Leclerc ha saputo, ancora una volta, trasformare in realtà.