Il Pagellone del Gran Premio di Spagna 2025

Il Gran Premio di Spagna ci ha lasciato tanto: strategie a orologeria, staccate da urlo e un vuoto nell'anima – e nei replay della FOM – causato dall'assenza di Stroll. Da oggi, su Hammer Time, arrivano puntuali come una penalità a Vettel, le pagelle di Pasquale Panarelli: ogni lunedì, tra affetto sincero, sarcasmo strategico e una buona dose di cattiveria gratuita.
Voti da maestrina, battute a raffica e una certezza granitica: ce n'è per tutti. Sedetevi comodi, stappate una birra e preparatevi a scoprire chi ha brillato… e chi ha fatto più scodate che giri buoni.
McLaren, voto 10: Imbattibili. Doppietta gestita grazie ad una vettura che è ormai un tappeto volante. Lui, A-landino, per il genio della lampada ha un solo desiderio: Stroll come compagno di scuderia.

Ferrari, voto 8: Dalla Ferrari, è risaputo, ci si aspetterebbe ben altro, tuttavia guardiamo il bicchiere mezzo pieno. A proposito di bicchiere: un piacere rivedere Charles sul podio, considerando che quest'anno ha con lo champagne la stessa confidenza di una suora di clausura. Sir Luigi è coriaceo solo con Leclerc: con Sua Maestà Hulk stende, oltre al tappeto rosso, anche un velo pietoso.
Red Bull, voto 8: Una strategia così la studi solo per un pilota così. Non ci fosse stata la Safety Car, ragazzi, avremmo tutti lodato l'azzardo. Max scivola, scoda, insiste più di Bagnaia al ristorante, ma alla fine sbrocca e sperpera tutto. Consigliato pediluvio alla camomilla. Il nippo, dal suo canto, si è trasformato in un tester: prova le mescole per Max, le strategie per Max, e la sera gli assaggia pure la zuppa. Buona, ma manca di sale.

Mercedes, voto 5: Corsa grigia come la loro livrea. Per di più, da questa notte i motoristi tedeschi inizieranno a perdere qualche ora di sonno. Preoccupante, no? Giorgino in partenza si appisola, seguendo Hamilton per così tanti giri da diventare azionista onorario della Ferrari, con grande gaudio di Vigna. Nel finale ha il pregio di far saltare la mosca al naso dell'olandese, beccandosi un colpo d'anca alla Marisa Laurito. Per l'italiano, fumata bianca: Habemus Papam.

Aston Martin, voto 6: Al Nano i primi punti. Al giro 14 esce di pista, ma la considera una scampagnata domenicale: si rinvigorisce così tanto da tornare al 2013, superando all'esterno chiunque gli capiti a tiro. A fine gara, è sceso dall'auto balbettando: "Webber… Massa… Maldonado…". L'assenza del canadese sul circuito catalano si è sentita particolarmente: senza di lui, infatti, l'Aston sembrava una squadra con due piloti: Fernando & Alonso. Chissà, magari in bottega da Newey serviva un garzone.

Racing Bulls, voto 8: Il giovane australiano ha preso atteggiamenti da bullo di periferia. Voci dal paddock: dalla prossima gara potrebbe estorcere i pit-stop ai meccanici della McLaren. Il rimescolamento della Safety Car gli ha impedito di essere "il primo degli altri", ciononostante gara solidissima per Hadjar. Bravo! Un suggerimento da amico: dovessi incontrare Mr Marko nel paddock, dammi retta, cambia strada…
Williams, voto 3: Carlos e Alexander hanno preso le maracas e hanno accompagnato il ritmo di un flamenco che sa di impotenza. Gli inglesi, del circuito catalano, non ci hanno capito nulla.
Haas, voto 3: La gara dei piloti Haas è stata interessante come la ricetta dei cannelloni alla menta. Abbiamo rimpianto i tempi del mitico Magnussen, il Danese Volante. Lui perlomeno era battagliero solo con bandiera verde, non con quella blu, capito Oliver? E dai, su.
Alpine, voto 6: A Piero nemmeno un mercì, un buondì o un urrà, eppure conclude ottavo. Per il Cazador argentino, invece, un Gran Premio votato al solitario. Considerato l'ultimo posto all'arrivo, è stato visto rientrare al motorhome con il passo del leopardo. Non mi vedi? Non ci sono. Cucù!
Kick Sauber, voto 30 e lode con bacio accademico: Bortoleto fa il fagnano: è intelligente ma non si applica, dice la maestra. Si vede solo nei replay, quando subisce un sorpasso. Hulkenberg… Hulkenberg! Al tedesco dedicheremo statue, poemi epici e brindisi a profusione. Ottenere un quinto posto - sull'asciutto, nota bene - con quella saponetta su ruote è impresa degna dei grandi del passato. Bravo, ma bravo davvero. Per il momento suo il premio Ganassa dell'anno.