Poteva essere tutto diverso

By
Beatrice Frangione
Ferrari Singapore

La notte di Singapore, probabilmente, si potrebbe riassumere con questa frase: "tutto quello che poteva essere e che non è stato". La domenica di Marina Bay porta la firma sudata, sudatissima, di Lando Norris e della sua McLaren. E sudata non perché abbia fatto fatica, o almeno non per colpa della sua monoposto.

Quella è un'astronave, anche senza l'ala della discordia.

È la fatica di una gara stressante, mentalmente e fisicamente, che mette a dura prova i piloti spesso richiamati nel ricordarsi di idratarsi. È la fatica di un dominio con il brivido, quello in cui Lando avrebbe potuto buttare in barriera un successo preziosissimo.

In una pista come quella di Singapore, dove il sorpasso non è sempre così scontato, c'era un'altra squadra che insieme alla McLaren era considerata grande favorita.

Una squadra che, ancora una volta, non c'è stata. La Ferrari ha pagato le conseguenze di un sabato da dimenticare. La qualifica, preziosissima a Singapore, ha relegato Leclerc e Sainz solo in nona e decima posizione: una sorta di "punizione" - una delle parole più sentite durante il week-end - per aver svolto un sabato di errori che hanno compromesso la gara di domenica.

Prima Sainz a muro. Poi Leclerc, diviso tra un problema alle termocoperte e un lungo. Con il passo dimostrato dalle due SF-24, probabilmente il podio non sarebbe stato lo stesso se lì davanti e non in quinta fila ci fossero state le due monoposto del Cavallino.

E già per questo, a Marina Bay, poteva essere tutto diverso. Magari con un Verstappen ancora più arrabbiato e un Norris ancor più vicino al poter sognare un po' in grande.

Se allarghiamo la lettura di questa domenica a quello che in Formula 1 è accaduto negli ultimi dieci anni, dal Gran Premio del Canada del 2014 ad oggi, ad esempio, anche per qualcun altro poteva essere una giornata diversa.

Una giornata senza la commozione generata dalla tristezza, forse parecchi rimpianti. Una giornata in cui Daniel Ricciardo non avrebbe parlato del "finale da favola" che non è mai arrivato.

Per lui, solo un finale.

Che, a quanto pare, sembra essere più vicino che mai.