Tutto Max

By
Beatrice Frangione
Max Verstappen

Tutto Max. No, non sto parlando di quella compilation dei primi anni 2000 di Max Pezzali. Non sto parlando di un periodo nostalgico ritornato tanto in voga nelle ultime settimane. Nostalgia sì, quella che è stata fedele compagna di un altro Max, quello che sta dominando la scena della Formula 1 negli ultimi anni e che ha sofferto l'assenza di una vittoria per quasi cinque mesi.

Max Verstappen, in Brasile, ha ritrovato il sorriso. Lui, trascinatore solitario di una squadra da inizio Mondiale, che scrive la storia firmando una gara in cui nessuno, o quasi, avrebbe puntato sulla sua presenza sul podio. E la pazzia regalata ancora una volta da Interlagos, non c'entra. La bandiera rossa che gli ha offerto un jolly non è stata una circostanza fortunata: lui, in quella circostanza, ci si è trovato a pieno merito. Una partenza fulminea, un razzo che divora sette posizioni in appena due tornate.

E poi ancora, sorpasso su sorpasso, giro per giro, fino a quando dà la zampata decisiva alla ripartenza su Russell. Inarrestabile, invincibile, pieno di quelle belle sensazioni che non provava da un po'. Emozioni contrastanti a quelle che lo avevano accompagnato fino a poco prima del via della corsa, a quel livello finale di una lotta in pista iniziata dalle prime ore del mattino brasiliano.

Un umore pessimo per una qualifica andata male e totalmente ribaltato dal profumo del successo e dalla fame che solo un campione sarebbe stato in grado di dimostrare al 100%. E lui lo ha fatto. Ha messo sotto agli occhi di tutti i tifosi - suoi e non solo - il motivo per cui nel 2024 merita di toccare il tetto del mondo della Formula 1 di nuovo. E mai iride sarebbe più meritato di questo, la domenica di Interlagos ha parlato chiaro.

Senza scorrettezze, ridimensionandosi, ricordando la sua forza sul bagnato che ci ha fatto rimanere a bocca aperta proprio ad Interlagos in quel 2016 di Nico contro Lewis. Perché se dalla casella numero 17 della griglia di partenza è partito volendo dimostrare di essere un Campione del Mondo, sulla linea del traguardo ha dimostrato perché è un Campione del Mondo. A tutto tondo. A tutto Max.