Un equilibrio sopra la follia

È stato il fine settimana delle emozioni. Crescenti, sempre più forti, sempre più intense. Che ancora si fanno sentire e risuoneranno, ancora così chiare e comprensibili, almeno fino alla prossima domenica in cui i motori si riaccenderanno.

È stato il fine settimana della Formula 1. Quella bella, quella spettacolare, quella che ancora non ti offre un risultato ovvio, che ti lascia col fiato sospeso, che ti spinge in un'altalena emozionale, che ti fa venire il magone e il mal di stomaco per la tensione.
È stato il fine settimana dell'Italia. Fatto di annunci finalmente arrivati, di speranza e commozione. Cinque anni dopo la sua prima vittoria a Monza, Charles sale per la seconda volta sul gradino più alto del podio festeggiando un successo inaspettato - forse - inondato dal fiume rosso di una folla di tifosi impazzita.
È stato il fine settimana della... follia. Quella sana, splendida follia che si scatena di fronte alle sensazioni e suggestioni che solo questo sport, questo "Motor"sport, sa regalare e regalarci. Che fa battere il cuore a tutti, a chi per lui lavora, a chi per lui viaggia.

A chi ha l'obbligo di catturare ogni istante perché può essere storia, può essere prezioso. A chi ha pagato il biglietto, sperando che ne valesse la pena.
Quella follia che solo Monza riesce a ricreare, ogni volta, ogni anno, da sempre. Anche quando a vincere non è la Ferrari.
E quando è la Ferrari a vincere, si innesca la magia. Quando è Charles a vincere il fiume rosso genera uno tsunami emozionale e una sola unica voce.
E lui, su quella follia, riesce a stare perfettamente in equilibrio.
