Cucine da incubo

Quello che per Ferrari poteva (e forse doveva) essere il tanto agognato "anno giusto", dopo un 2024 arricchito da cinque indimenticabili successi e da una lotta al Mondiale Costruttori protrattasi fino ad Abu Dhabi, si sta purtroppo trasformando nel copione di una tragedia greca degna del miglior Sofocle.
E se è vero che nel calcio "a pagare (o a spiegare, almeno) è sempre l'allenatore", allora è giusto che, pur trovandoci in Formula 1, Frederic Vasseur finisca sul banco degli imputati e fornisca delle risposte su questo inizio horror di 2025.
Da sempre soprannominato chef per il simpatico phisique du role e l'approccio metodico che lo contraddistingue, il team principal della Rossa ha sempre goduto di massima stima e fiducia da parte di tutto l'ambiente. Team, tifosi e media, nessuno escluso.

Dopo la Caporetto del Gran Premio di Cina, però, la metafora culinaria che lo ha accompagnato fin dal suo arrivo (inverno 2023) assume ora una sfumatura inquietante: la sua cucina sta andando a fuoco, e rischia di cadere rovinosamente a pezzi. La doppia squalifica di Charles Leclerc e Lewis Hamilton rappresenta un'umiliazione senza precedenti per la Scuderia.
La responsabilità è di tutto il comparto tecnico, ma oggi non si può far finta di nulla: le promesse di rigore, efficienza e crescita - elementi comunque osservati nel corso del 2024 - si scontrano con una realtà che racconta di un team lontano anni luce dall'eccellenza che dovrebbe appartenergli.

La domanda sorge spontanea: Ferrari ha davvero intrapreso la retta via?
Oppure, ancora una volta, si è illusa di avere la ricetta giusta (restiamo in tema) dimenticando le lacune croniche che la accompagnano dal biennio 2007-2008?
Per ora, il piatto servito in Cina ha lasciato un retrogusto amarissimo.
E il timore è che, se qualcosa non cambierà in fretta, il buon Fred possa essere presto protagonista di un nuovo episodio di "cucine da incubo".