Eccentrica, di nome e di fatto: Diablo is back

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Giovanni Albano
Diablo Eccentrica

Poche auto sanno infiammare l'anima come la Lamborghini Diablo degli anni Novanta. Oggi, grazie alla visione audace di Emanuel Colombini e al talento creativo dello studio Borromeo De Silva, questa leggenda torna a vivere sotto un nome che è già dichiarazione d'intenti: Eccentrica.

Un restomod che non si limita a celebrare il mito, ma lo riscrive, fondendo carisma vintage e innovazione contemporanea. L'essenza della Diablo resta riconoscibile, ma ogni linea esplode in una nuova dimensione. L'unico elemento immutato? Il parabrezza.

Tutto il resto è stato ripensato: forme più affilate, proporzioni più muscolari, carreggiate allargate che esaltano la presenza scenica. Il posteriore, ispirato alla Diablo GT, adotta gruppi ottici circolari che sposano tradizione e avanguardia con disinvoltura.

All'interno, il fascino degli anni Novanta si intreccia con la cura sartoriale del lusso moderno. L'iconica plancia ad arco resta protagonista, ma è ora rivestita con materiali pregiati. Il volante a tre razze conserva la sua anima originale, mentre la strumentazione analogica lascia spazio a un display digitale che strizza l'occhio al passato. A completare l'esperienza troviamo interni in Alcantara, impianto audio Marantz e dettagli che parlano di esclusività.

Sotto il cofano pulsa un V12 da 5.7 litri, capace di erogare 550 cavalli e 600 Nm di coppia: bastano 3,5 secondi per lo 0-100 km/h e si toccano i 335 km/h di velocità massima. Il cambio manuale, evoluto da cinque a sei marce, restituisce un feeling di guida ancora più viscerale e coinvolgente.

Sono appena 19 gli esemplari che verranno realizzati, ciascuno modellato sulle richieste del cliente. Il processo di trasformazione richiede tra i 16 e i 18 mesi, con un investimento che parte da 1,2 milioni di euro, esclusa la Diablo donatrice.