Filo Rosso

Caro Carlos, eccoci qui. Il momento dei saluti è arrivato, forse troppo in fretta o troppo lentamente, ma sicuramente con quella strana malinconia che lo scorrere inesorabile del tempo porta con sé, secondo dopo secondo, attimo dopo attimo.

Ci siamo conosciuti una mattina di Maggio del 2020, con il Coronavirus che impazzava ed un'Italia scossa ed esausta da un lockdown durato oltre due mesi, dove ognuno di noi, forse in maniera inconsapevole, si stava approcciando ad una nuova vita, lasciandosi definitivamente alle spalle un mondo che non sarebbe stato più lo stesso.
Una Breaking News, un comunicato, un ufficialità arrivata dopo tante voci:
"La Scuderia Ferrari è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnico-sportiva con Carlos Sainz per le stagioni 2021 e 2022 del Campionato Mondiale di Formula 1".
Le stagioni sarebbero poi diventate 4.

Ci salutiamo oggi, in una strana domenica di Dicembre, con qualche anno in più sulle spalle, le mascherine riposte in un cassetto, diverse esperienze di vita buttate qua e là, momenti indelebili ed altri un po' meno, ma con la stessa, identica, passione di sempre.
Ti abbiamo amato, criticato, portato in trionfo e scaricato nell'abisso.

Il nostro rapporto è stato sicuramente uno dei più controversi della storia della Scuderia di Maranello, continuamente in bilico su quella linea sottile che separa la gloria dall'anonimato. Il tuo nome è oggetto di divisione, tra chi gioisce per la tua partenza e chi già ti rimpiange.
Ma quello che resta, nonostante tutto, sono i ricordi e le emozioni vissute insieme.
Il tuo primo podio con la Ferrari al Gran Premio di Monaco 2021, la tua prima quanto controversa vittoria in sella al Cavallino Rampante a Silverstone, la super pole position di Monza 2023, a casa nostra. E poi ancora, la straordinaria vittoria di Singapore, un vero mix di intelligenza ed astuzia, l'alba Rossa di Melbourne e l'ultimo sigillo a Città del Messico.

Per tutto questo, per chi associa il suo stato d'animo alle prestazioni di una macchina di colore rosso, per chi, dopo ogni successo, espone con orgoglio la propria bandiera in giardino, sul balcone di casa o semplicemente urla al mondo intero "la Ferrari ha vinto!", per tutti loro non sarai mai un pilota qualunque.
Perché non sono solo 20 macchine che fanno sempre lo stesso giro, sono qualcosa di più. Sono sentimenti che si incastrano, sono gioie, dolori, lacrime, abbracci, vittorie, sconfitte, podi, ritiri, notti insonni aspettando di vedere semplici provi libere nei circuiti più disparati del globo.

E tu, Carlos, sei stato parte integrante di tutto questo.
D'altronde, "Chi diventa pilota Ferrari poi lo è per sempre", avevi dichiarato con un sussulto di emozione lo scorso Febbraio alla presentazione della SF-24 a Maranello. Beh, niente di più vero. Perché da domani potremmo anche far finta di essere sconosciuti, ma ci sarà sempre un filo rosso che unirà il nome di Carlos Sainz ad ogni tifoso della Rossa.
E pazienza se ci siamo scontrati, incompresi e talvolta odiati.
Succede sempre così a due che si vogliono bene.
Buena Suerte Carlos, per sempre pilota Ferrari.