Tutto in un unico finale

By
Beatrice Frangione
Abu Dhabi 2024

Le sfumature dei tramonti: veri e propri spettacoli naturali che emozionano e che, ad Abu Dhabi, rappresentano ancora una volta il sipario di un lungo, lunghissimo e intenso anno.

Un 2024 così pieno, per certi aspetti quasi surreale. Con una mia amica lo abbiamo definito una "simulazione" di quello che sarà un 2025 ricco di aspettative. Le sfumature dei tramonti che hanno colorato il cielo di Yas Marina hanno accompagnato le ennesime imprese tra cordoli e rettifili sino al traguardo.

E la bandiera a scacchi, dopo 58 tornate, ha iniziato a sventolare per mettere la parola "fine" non solo all'ultima corsa del Mondiale, ma anche a tutte quelle situazioni che hanno viaggiato parallelamente all'azione in pista.

La vittoria di Lando Norris passa quasi in secondo piano rispetto a un ritorno della McLaren sulla vetta più alta di una classifica dopo 26 anni. Ventisei anni da quel 1998 fatto di Hakkinen e di Schumacher, di Coulthard ed Irvine. Ventisei anni in cui, la McLaren, ha toccato un fondo profondissimo per poi risalire la china lentamente, gradualmente, senza mai fermarsi.

La Ferrari, di fronte a tutto questo, non deve avere rimpianti. Cinque vittorie e un sogno sfumato non possono far segnare una linea rossa sul 2024 di Maranello. E poi, saluta un ragazzo come Sainz, che ha seguito il Cavallino in giro per il mondo con la zavorra di una lettera di licenziamento in valigia, sin dalle prove pre-stagionali.

Gli occhi delusi di Leclerc dimostrano ancora una volta l'amore del monegasco per quel simbolo cucito sul petto. Libera tutto il suo talento sin dal via, scrivendo nella storia una rimonta da Campione. L'ennesima dimostrazione delle sue capacità di fronte all'imprevisto e a una gara tutta in salita.

Charles scende dalla macchina e respira, incrociando lo sguardo – forse rincuorante? - del suo futuro compagno di squadra. Lewis ad Abu Dhabi arriva quarto, salutando la sua Stella tra emozione e occhi lucidi.

Un matrimonio lungo e leggendario, che dietro agli abbracci e le belle parole nasconde tante crepe. E che dà spazio al futuro. Un futuro giovanissimo, che farà parte di quello che è un 2025 che aspettano tutti.

Ma tutti per davvero. Con quella grande voglia di sapere chi riuscirà a metterci sopra la firma più importante di tutte.