2026, Newey lancia l'allarme: "Temo una Formula Motore"

By
Claudio Brembati
Adrian Newey - Aston Martin

Gli anni compresi tra il 2014 e questo 2025 appena iniziato sono quelli in cui la Formula 1 ha attraversato la cosiddetta prima era ibrida. La stagione 2026 vedrà l'alba di una seconda era ibrida caratterizzata da una maggiore importanza della parte elettrica nella generazione di potenza. Una rivoluzione copernicana che impatterà anche sul fronte telaistico con l'introduzione, tra le altre cose, della aerodinamica attiva.

Quello della Power Unit, in particolare, è un tema centrale che il geniale progettista Adrian Newey ha recentemente affrontato in una intervista rilasciata a Auto Motor Und Sport e riportata dalla sempre attenta AutoRacer.it. Il tecnico britannico, che, a partire dal prossimo mese di Marzo inizierà ufficialmente la sua collaborazione con Aston Martin, ha sottolineato chiaramente la possibilità che coloro che riusciranno a interpretare al meglio i regolamenti legati alla Power Unit potranno godere di un enorme vantaggio, simile a quello che ebbe Mercedes all'inizio della attuale era turbo-ibrida.

Il nuovo regolamento ripartisce equamente il contributo della parte endotermica e quella elettrica fissando, inoltre, in modo estremamente rigido le dimensioni geometriche del motore a combustione interna e bloccando, almeno apparentemente, ogni possibile inventiva dei tecnici per aggiudicarsi un vantaggio rispetto alla concorrenza.

Newey ritiene, al contrario, che sia proprio la parte endotermica quella sulla quale un eventuale vantaggio competitivo possa rivelarsi determinante e incolmabile, giustificando la sua riflessione con queste parole:

"Esiste la possibilità che, a proposito del motore endotermico, qualcuno inventi un motore a combustione interna dominante che duri per tutta la durata del regolamento, perché il modo in cui sono scritte le normative rende piuttosto difficile per chi è indietro recuperare. Un vantaggio sulla parte elettrica sarebbe invece più semplice da recuperare".

Giuliano Duchessa, autorevole firma della stessa AutoRacer.it, intervenuto durante la nostra diretta Hammer Time Live di domenica 26 Gennaio, si è espresso in sintonia con quanto dichiarato da Newey, sottolineando come la potenza espressa dalla parte termica dipenda anche dal potere calorifico dei carburanti utilizzati.

In tal senso, conterà quindi moltissimo il lavoro di partnership che ogni motorista effettuerà con il proprio produttore di carburante e, tornando a Aston Martin, a quanto buona sarà la collaborazione tra Aramco (data in leggero vantaggio secondo quanto raccolto dalle fonti di maggior rilievo) e Honda che, dal 2026, fornirà la Power Unit in esclusiva proprio al team capitanato da Adrian Newey.