McLaren MCL39: tra solide certezze e discontinuità sorprendenti

Nella giornata di ieri, a sorpresa, McLaren è scesa in pista con la vettura 2025 - monoposto che avrà l'arduo compito di difendere il Mondiale Costruttori conquistato nel 2024 -, divenendo di fatto il primo team a mostrare il frutto del lavoro svolto in vista della prossima stagione.

La MCL39 segue la linea evolutiva della sua progenitrice, introducendo al contempo anche alcune discontinuità sorprendenti, ben descritte in un recente articolo di Motorsport.com. La compagine di Woking ha lavorato notevolmente sulla sospensione anteriore, abbassando ulteriormente l'attacco posteriore del triangolo superiore. Questa geometria esaspera l'effetto anti-dive, determinante per questa generazione di vetture.

Più volte abbiamo segnalato il piccolo capolavoro ingegneristico che costituiva la parte inferiore della sospensione anteriore della vettura 2024, in cui la meccanica si piegava alle esigenze aerodinamiche di deviazione dei flussi verso il basso.
Dalle immagini disponibili in rete, si intuisce come McLaren abbia spinto ulteriormente in questa direzione, data la sezione maggiorata del braccetto inferiore il cui andamento appare vistosamente più sinuoso.

Per analogia, un concetto simile sembra essere presente anche al posteriore:
il puntone della sospensione pare anch'esso piuttosto curvo, con il chiaro scopo di influenzare in modo benefico i flussi in un'area estremamente delicata. A centro vettura sono comparsi due deviatori di flusso verticali ai lati dell'halo di chiara ispirazione Ferrari. Il profilo alare davanti alle fiancate è stato mantenuto ed enfatizzato, aumentandone la sinergia con i sostegni degli specchietti a creare una sorta di sistema biplano.
Sorprende, inoltre, il taglio triangolare delle prese d'aria, che riprende forme usuali nella prima decade degli anni 2000. Un ritorno al passato, questo, in totale controtendenza rispetto a quanto osservato finora. La presa dinamica sopra la testa del pilota è invece di forma ovale, e sarà interessante capire se tutti i team motorizzati Mercedes adotteranno la stessa soluzione.
Gli sfoghi posteriori, infine, sono chiaramente ispirati a quelli adottati dalla Ferrari nella versione "Imola" della SF-24 e hanno l'obiettivo di ridurre il drag, migliorando la penetrazione aerodinamica e le velocità di punta, che furono l'unico piccolo punto debole della vettura Campione del Mondo 2024.
La domanda è: sarà abbastanza per tenere a distanza una concorrenza sempre più agguerrita?